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In questo volume sono raccolti i dati scientifici più aggiornati sulle dichiarazioni di quella che viene chiamata la persona informata sui fatti. Nel nostro sistema penale il resoconto del testimone è autosufficiente e permette di ricostruire il fatto reato anche in assenza di riscontri esterni, e su questo fondare la sentenza. Il modello cognitivo penale è quello del “testimone notaio di sé stesso”, per il fatto che racconta e certifica che il contenuto del racconto è quello che lui crede vero. Molte volte però la valutazione della testimonianza è complessa a causa della grande quantità di variabili in gioco che possono influenzare, senza la consapevolezza del soggetto, l’accuratezza del suo ricordo, della sua rievocazione e della sua riproduzione. In questo volume sono esposti, dal punto di vista forense, i dati scientifici utili a comprendere quando un racconto non collima con i dati scientifici, che costituiscono così, come si vedrà nella lettura di quest’opera, dei parametri di  riferimento che permettono di evidenziare le caratteristiche di alta e bassa qualità di un racconto.

 

GIUSEPPE SARTORI

Professore Ordinario di Neuropsicologia Forense presso l’Università degli Studi di Padova. Insegna Neuropsicologia Forense presso la Scuola di Psicologia e Neuroscienze Forensi presso la Scuola di Giurisprudenza del medesimo Ateneo. È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche in tema di neuroscienze forensi. Ha sviluppato tecniche per la valutazione della memoria autobiografica e per la valutazione della simulazione. Assieme al Prof. Pietrini ha condotto importanti perizie e consulenze in tema di imputabilità e di testimonianza.

 

Dalla Introduzione

Tutti i manuali che espongono i dati scientifici sulla memoria del testimone sono solitamente costruiti con un gergo scientifico e sono poco utilizzabili dagli operatori del processo che sono abituati ad analizzare i problemi con le regole del processo stesso. È difficile trovare risposta a domande che possono scaturire dalla realtà quotidiana del processo penale quando, ad esempio, si deve valutare un testimone. Risposte a domande come “il ricordo traumatico è accurato?” solitamente richiedono dati scientifici che sono “catalogati” nella manualistica scientifica sotto diversi titoli e sono di difficile accorpamento anche per il tecnico. …Quello che manca è un aiuto a leggere le informazioni scientifiche che riguardano la memoria umana alla luce dei principi e delle regole del processo penale. Come vedremo, gli studi scientifici su aspetti del ricordo del testimone che sono di diretto rilievo per la valutazione della testimonianza sono moltissimi e questo manuale intende aiutare a collocare i dati scientifici relativi alla memoria del testimone nella loro giusta posizione in relazione a quesiti e dilemmi valutativi che sorgono all’interno del processo penale. Possiamo, per brevità, definire questo volume una raccolta di dati scientifici ad alto tasso di forensicità che vorrebbe rispondere a tipiche domande che nascono nei processi alla luce delle più recenti evidenze scientifiche. …I dati scientifici esposti fanno riferimento esclusivamente ai risultati di ricerche empiriche, ricerche quindi in tutto e per tutto simili a quelli che si conducono, ad esempio, in medicina. Non ci sono riferimenti ad interpretazioni, ad esempio, di tipo psicoanalitico che risultano essere carenti dal punto di vista della intersoggettività e replicabilità e quindi non soddisfano i criteri della prova scientifica così come spendibile nel processo penale. Come si vedrà, oltre alle ricerche verranno esposti in dettaglio casi importanti casi giudiziari internazionali nei quali la valutazione della memoria del testimone ha giocato un ruolo importante. Il caso Assange, Strauss-Kahn, Weinstein, Taylor Swift saranno usati per esporre le problematiche valutative della attendibilità intrinseca.

 

Dalla presentazione del Dr. Iacoviello (già Procuratore Aggiunto della Corte di Cassazione)

Non c’è che dire, è un gran bel libro. Denso di teorie e di casi, stile essenziale, argomenti coinvolgenti con una alta marea di idee accattivanti. Nel discorso pubblico c’è una regola etica (fra le più calpestate che ci siano, però): devi scrivere un libro se hai davvero qualcosa da dire. …Certo è però che si annuncia una rivoluzione copernicana nel processo: prima il centro è il giudice, ora sta per diventarlo l’expert witness. Il rischio è che al giudice-scienziato subentri lo scienziato-giudice. Già la prova nel processo sta possentemente passando dalla prova dichiarativa alla prova scientifica (esempio il pullulare di telecamere nelle città: il video di una telecamera sostituisce il riconoscimento di persona). Rimane la cittadella assediata della prova dichiarativa: ma anche in essa sta entrando la scienza della prova dichiarativa.

 

Dalla Presentazione del Prof. Gulotta (Avvocato e Psicologo Forense)

Nella testimonianza viene studiato l’effetto della riproduzione verbale dell’esperienza, ma va anche tenuto conto che a seconda di come il teste viene interrogato può dare risposte diverse da quelle che avrebbe dato se fosse stato interrogato diversamente. E così nel teatro forense possono accadere commedie come tragedie.. … D’ora in poi nessuno potrà sottrarsi nel valutare una testimonianza con quanto in questo libro descritto. Il testimone appare sostanzialmente un elaboratore di informazioni che immagazzina delle notizie per poi riprodurle. Ovviamente ciò accade, come è noto, con molti limiti, che hanno a che fare con l’accuratezza delle percezioni, del loro immagazzinamento e della loro evocazione e riproduzione. Un libro che, come tutti quelli di pregio, vale non solo per quello che insegna, ma anche per quello che induce a pensare, anche sotto il profilo delle traiettorie neuroscientifiche di cui l’autore è un indiscusso maestro.

 

Le Manifestazioni Particolari nella Psicodiagnostica Rorschach. Seconda edizioneassociazione italiana consulenti psico forensi notizie