Autori: Ugo Uguzzoni – Francesca Siboni
Il giudice, l’avvocato, l’assistente sociale, il perito sono investiti dalla tensione e dalla violenza che frammentano il quadro delle relazioni familiari e che richiedono lo sviluppo di una competenza specifica nel ricostruire lo scenario entro il quale collocare gli interventi necessari.
Difficile prendere parte a queste situazioni, per il ruolo che vi si gioca, restandone il meno possibile condizionati. Lavorare in tali situazioni genera stati mentali e di coscienza complessi e resi acuti per la sofferenza che vi è presente. Gli operatori si trovano a dover gestire emozioni forti e a volte esasperate per la conflittualità, che sembra non lasciare spazio alla comprensione degli effetti generati nei minori.
Incalzati dalla complessità delle dinamiche, che impongono provvedimenti drastici e dolorosi, a volte si trascurano i vissuti dei minori coinvolti e della situazione nella quale si trovano quotidianamente a vivere. Accade così che alla prova dei fatti le alchimie relazionali progettate risultano, se non apertamente dannose, difficilmente applicabili.